A Books Life

Cime tempestose

di framusa

Titolo: Cime tempestose

Autore: Emily Bronte

Pagine: 428

Due tenute vicine. Due famiglie della borghesia inglese. Una storia di follia, amori e vendetta.

Il signor Lockwood, nuovo affittuario di Thrushcross Grange è pronto a fare visita al padrone di casa, il signor Heathcliff di Wuthering Heights. L’impressione non poteva essere delle più negative e sarà la sua nuova domestica, la signora Dean a raccontargli le vicende che hanno portato alla condizione attuale.

Se non fosse che Bukowski chiamò poi il suo romanzo “Storie di ordinaria follia” la frase sarebbe stata un titolo calzante per il romanzo della Bronte. Questo libro è un insieme malsano di vizi, vendette, amori profondi e tormentati che portano il lettore in un paese delle meraviglie molto più reale di quello di Alice. La penna di Emiliy Bronte si distingue molto da quella della sorella, la quale in Jane Eyre ha fatto trapelare qualche anima tormentata, perché nemmeno il signor Rochester è un santo, ma a mio avviso Heathcliff ha una bellezza superlativa. Una follia vendicativa micidiale.

Io ho amato da matti questo romanzo, per quanto non si salvi mezzo personaggio la trama è micidiale. Sono rimasta incollata alle pagine, leggerlo per un gruppo di lettura (tra l’altro organizzato da me, quindi mica potevo sgarrare) mi ha costretto a leggerlo nell’arco di un mese e non tutto d’un fiato; ma se fossi andata a briglia sciolta probabilmente in 4/5 giorni lo avrei finito. La storia ti prende, ti incuriosisce e per quanto uno possa provare ribrezzo per Heathcliff, odio per Catherine e antipatia per Nelly, la voglia di scoprire la fine è più grande di tutto il resto.

"egli non saprà mai quanto lo amo e non perchè è bello, Nelly, ma perchè egli è me, più di quanto non lo sia io stessa"

So che molti non hanno apprezzato il romanticismo di questo libro, che effettivamente è molto particolare se non inesistente. Io invece l’ho trovato di una bellezza unica! E lo dico da amante della Austen e della coppia Darcy-Bennet! Tra i due amanti principali e quindi Heathcliff e Catherine nulla è messo giù in maniera chiara e lineare, si capisce che si amano ma anche questa cosa non è tratteggiata, è quando scoppia il finimondo che capiamo la portata del loro amore. Proprio quando non c’è più nulla da fare iniziamo a pensare che il loro sentimento sia bellissimo, la voglia di lui di voler essere tormentato dal fantasma di lei pur di vederla. Di vivere la vita con il chiodo fisso di voler vendicarsi con chi ha, anche incondizionatamente, impedito il loro amore. E’ qualcosa che non so descrivere, folle e intenso allo stesso tempo. Non lo condivido e non lo vorrei, però crea un amore effettivamente unico.

Ho amato davvero il personaggio di Catherine. Non c'è verso di farmi cambiare idea, per quanto lei sia viziata, altezzosa, irascibile e con un caratteraccio mi piace da matti. La presenza di questa malattia che ce la raffigura come una donna mentalmente fragile e al limite della follia mi intriga ancora di più. E' stata un'apparizione breve ma intensa. Perché comunque il vero protagonista indiscusso del romanzo è Heathcliff! Il libro inizia con il suo ritrovamento e finisce con la sua morte, tutto gira intorno a lui e alla sua esistenza, alla sua pazzia.

Un capolavoro letterario che ho amato e consiglio!

A books life dalla mia libreria è tutto, alla prossima recensione