La ragazza nella nebbia

Anna Lou Kastner è scomparsa il 23 dicembre. Il 25 dicembre ad Avenchot arriva l’uomo che cambierà per sempre il destino di quella sperduta cittadina: l’agente speciale Vogel, incaricato di risolvere la scomparsa/l’omicidio di questa ragazzina che basa la sua vita sulla comunità religiosa, la famiglia e l’amore per i gatti.

Della trama non dico molto di più perché rischio di spoilerare di brutto...sono in preda all’adrenalina che mi si è scatenata in corpo dopo averlo letto! Quindi non assicuro che anche nella recensione non ci siano spoiler...ci provo e spero di non inserirli troppo grossi ma nel caso vi chiedo profondamente perdono. Mi mando al rogo da sola, perché la gente che spoilera merita un girone apposito all’inferno.

La prima cosa che vi dico è che lo consiglio! Non avevo mai letto nulla di Carrisi per paura del genere thriller ma almeno in questo caso mi sono dovuta ricredere..non è stato per nulla pesante o angoscioso. Soprattutto è scritto davvero molto molto bene. Ti prende subito, ti porta a parteggiare per un personaggio, odiarne un altro, sperare che trovino il mostro e avere pietà per chi ne finisce in mezzo. Ma non adagiatevi sugli allori con questa lettura, in pratica tutto il romanzo si gioca nelle ultime 20 pagine! Le 350 prima sono di introduzione diciamo...avevo capito chi era il mostro? No… nonostante stia vedendo una serie infinita di episodi di serie tv crime il mio senso investigativo in pratica è assente!!!

La trama mi ha lasciata molto perplessa, non solo per l’epilogo ma anche per il metodo “investigativo” dell’agente Vogel; la stampa viene sempre presentata come un intralcio alle indagini, mentre qui ne è parte fondamentale e il suo ruolo viene analizzato con particolare cinismo e cruda realtà. In un’epoca in cui tutto passa dai social e dai mass media qui ci viene presentata anche una parte morbosa della nostra anima...quella che si appassiona al crimine e alle disgrazie altrui.

A books life dalla mia libreria è tutto, alla prossima recensione