A Books Life

Prima regola non innamorarsi

di framusa

Titolo: Prima regola non innamorarsi

Autore: Felicia Kingsley

Pagine: 410

Il Chirurgo e la Gazza ladra, due soprannomi per due ladri conosciuti nel loro ambiente; il primo abituato a programmare tutto nel dettaglio e seguire un piano ben preciso, la seconda più dedita all’improvvisazione e all’arte di trovare una via d’uscita strada facendo.

Nick Montecristo viene richiamato a Londra da Lord Henry per una consulenza ma un imprevisto lo coglie sull’aereo, la bionda svampita seduta di fianco a lui; ma tanto svampita poi non è visto che senza che lui se ne rendesse conto gli ha sfilato l’orologio ed è scappata con quello! Il vero colpo di scena però sembra deve ancora arrivare, perché infatti Lord Henry vuole che lui collabori con la bionda svampita, in realtà la rossa Silvye, per recuperare il diario del famoso seduttore veneziano: Casanova.

Beh, che dire...per ora è quello che mi è piaciuto di più della Kingsley!!!! Assolutamente molto carinooooo! Sono contenta che abbia deciso di scostarsi dalle solite professioni dei romanzi rosa...persino io non ne potevo più di avvocati, economisti, giornalisti, organizzatrici e un mix di tutte queste professioni qui! In questo romanzo c’è stata la svolta, due ladri, un mestiere direi decisamente poco comune. Aspetto invece con ansia il momento in cui la protagonista sarà una ricercatrice! Mio mondo dobbiamo ancora aspettare ma prima o poi riusciremo a vederci rispecchiati in un romanzo! Ma...tornando alla recensione, in questo libro c’è tutta una sfumatura di suspense, mistero e storia che intrigano un macello. Il tutto permeato dalla ricerca del diario di un seduttore seriale e la ricerca di disegni erotici di un amico del veneziano. L’idea alla base secondo me è un colpo di genio, un mix letale.

Personaggi time: Nick è Neal Caffrey, niente da fare...me lo sono immaginato così fin dalla prima pagina. E si, avevo una cotta per Neal ai tempi di White Collar e ce l’ho ora per Nick. Montecristo? Una meraviglia la scelta del cognome. Molto bello il riferimento all’evasione: azzeccato. Sylvie invece è super! Mi piace un sacco il suo essere un po’ caotica ma allo stesso tempo molto precisa e sul pezzo; il rossetto narcotizzante? Altro colpo di genio! E per continuare le somiglianze lei e sua madre mi ricordano un sacco Petra e Magda di Jane the virgin, due truffatrici in piena regola.

Detto ciò la recensione sta andando davvero per le lunghe, quindi è ora di chiudere, ma...leggetelo se vi capita; molto bello davvero!!!!

A books life dalla mia libreria è tutto, alla prossima recensione