Un regalo sotto la neve

Alex Hyde, la donna che dispensa strategie e consigli per stabilizzare industrie, ripristinare società e far andare tutto per il meglio evitando le crisi diplomatiche e mediatiche.

Lochlan Farquhar, amministratore delegato della più grande industria di single malt del mondo, l’uomo che sta per far colare a picco la società di famiglia e che ha bisogno di ritrovare equilibrio.

Lessi l’anno scorso o quello prima (e chi se lo ricorda più...anche questo è un indizio di quello che sto per dire...) Natale a Londra con amore. Pessima scelta. La copertina e la trama intrigavano ma alla fine la lettura era stata deludente e poco carina. Ho voluto dare una seconda chance all’autrice grazie anche alla challenge a cui partecipo e all’inizio è stato sempre un po’ un approccio ostico. Il libro è stato fermo 4 giorni dopo il capitolo uno, non molto promettente insomma. Però poi mi sono un po’ costretta a continuare a leggere per ingranare un po’ e capire cosa fare. Sono bastati anche solo un paio di capitolo in più per farmi entrare nella storia e iniziare ad apprezzarla. Non il libro della vita o l’autrice da non perdere! Ma comunque un bel romanzo, carino che mi ha fatto passare ore piacevoli. Una dose di sventure e trascorsi passati comunque non rose e fiori ma accettabili e non troppo pesanti. Un buon equilibrio ecco.

Equilibrio che sembra essere la parola preferita della nostra Alex in carriera! Perché il suo lavoro si basa sull’equilibrio e sul mantenerlo; questo è tutto ciò che ho capito. La sua carriera nel corso del romanzo non si capisce bene su cosa sia fondata, dice parole e frasi un po’ a caso per me, crea situazioni e conversazioni molto astratte e utopiche. In pratica mi da’ l’idea del “io parlo, ti confondo e tu ti trovi da solo una via d’uscita da sta situazione del cavolo e mi faccio pagare oro”. Vi giuro ogni volta che tirava in ballo la questione mi veniva da ridere.

Nel complesso Lochlan e Alex promossi come coppia e direi che l’hashtag Ronaforpresident è d’obbligo. Mi sono innamorata di quel cane!

Insomma, not bad...magari l’anno prossimo provo a leggere qualcosa di più di questa autrice.

A books life dalla mia libreria è tutto, alla prossima recensione